Molti hanno la sensazione di essere partner diversi nella coppia e ciò comporta sia aspetti positivi che negativi.

Inizio con il porti una domanda: lui e lei sono uguali? Se hai già letto i miei articoli o visto i miei video sai benissimo come la penso: lui e lei sono profondante diversi.

Non sto parlando di diritti di genere, non sto parlando di capacità, di lavori da svolgere e così via ma, osservando un uomo e una donna non si può affermare che siano uguali: innanzitutto nel corpo, nel fisico, nella struttura scheletrico-muscolare, poi nei flussi ormonali. Inoltre, proprio perché hanno un retaggio differente di pensiero e ruoli, si è visto che ciò che tende a “muovere” lui non è (tendenzialmente) ciò che “muove” lei perché, dietro alle azioni, dietro le aspettative, dietro all’agire d’istinto, ci sono profonde differenze. Anche i bisogni da soddisfare sono diversi e mi sembra chiaro e ormai consolidato quello che ho detto fin qui.

Quindi, alla domanda se partner diversi possano attrarsi o meno mi viene da rispondere “È inevitabile che si venga attratti da partner diversi da ciò che siamo noi, perché SIAMO diversi”.

Si cercano partner diversi da noi?

Fin da bambini si sente parlare della ricerca “dell’altra metà della mela”.

Molti hanno erroneamente interpretato, che per avere una coppia felice, si debba trovare una persona uguale a noi, una metà della mela uguale, identica, alla nostra.

Questo tende a portare alla frustrazione perché, come abbiamo già detto, una “metà mela” come la tua non la troverai e perché questo pensiero tende a far vivere come “sbagliate” le differenze.

Come dico spesso durante i miei corsi: “non devi aspirare alla metà di una mela uguale alla tua; devi incontrare la metà di un qualunque frutto che stia bene con il tuo. Devi trovare l’ingrediente per una magnifica macedonia”

Partner con diversi obiettivi

Non sono stupido e so che quando si parla di “partner differenti da noi” si intende differenze valoriali, di gusti e di interessi.

Possono stare insieme partner con valori diversi?
E stare insieme partner con gusti diversi?
Possono stare insieme partner con interessi diversi?
La risposta è: dipende.

Mi spiego:

Dipende da quanto si abbia voglia di accettare le differenze.

“Diverso” è sbagliato? Lo vivi male? Ti da sui nervi ciò che non è come te? Se agisce diversamente da come faresti tu, vai in bestia? Hai numerose aspettative che dal tuo punto di vista sono sacrosante e che vengono continuamente infrante facendoti crollare nella frustrazione? Allora non potete coesistere.

Non potete coesistere non perché  “diverso” sia sbagliato ma perché TU non accetti la diversità (oppure perché il/la partner non le accetta e quindi si lamenta in continuazione).

Partner diversi nei valori

I valori sono opposti? Questo è un notevole problema. Difficilmente si può fare finta di niente su questa diversità.

Più i valori di lui e lei sono differenti tra loro e più sarà complicato stare bene all’interno di quel rapporto di coppia.

Faccio un esempio: poniamo il caso che i partner siano diversi perché lui ha come valore prioritario e fondamentale la “condivisione”. È probabile che nella sua visione di come debbano essere le cose, si aspetti di vivere tanti momenti insieme, come coppia, con i figli, di andare insieme a fare la spesa quando si può, di trascorrere felicemente numerosi momenti di vita insieme e, se ha un forte senso di condivisione, è probabile che prima di ogni scelta o decisione, desideri confrontarsi, desideri coinvolgere la partner, non per chiedere il permesso ma perché lo ritiene giusto e doveroso all’interno di un rapporto di coppia unito e coeso.

Tutto questo non è né giusto né sbagliato: è il suo modo di intendere il “come dovrebbe essere” secondo i suoi parametri dettati da quel valore.

Tutti coloro che hanno un valore affine a questo diranno “beh, è giusto, ha ragione, sono tutte cose giuste e doverose” ma non è la sacrosanta verità; è solo un possibile modo di vivere le cose.

Poniamo il caso che la partner di questo uomo sia diversa dal proprio partner perché ha come valore prioritario e fondamentale, come valore guida che condiziona le scelte e le azioni, “l’autonomia” (intesa come libertà d’agire).

Questa donna sarà portata a decidere in autonomia, senza il bisogno di confrontarsi, anzi, ogni volta che viene interpellata lo riterrà un segno di insicurezza dell’altra persona e non ne capirà il motivo.

Una persona con questo valore, ogni volta che si sentirà rimproverare di non aver condiviso momenti insieme, ogni volta che si sentirà accusare di non aver condiviso scelte e decisioni, ogni volta che si sentirà definire “egoista” si sentirà come se volessero controllarla, come se volessero limitarne una libertà che ritiene sacrosanta.

È chiaro che in una situazione come quella descritta, colui che è guidato dal valore “condivisione”, è molto probabile che viva la partner come egoista.

È altrettanto probabile che colei che ha come pregnante il valore “autonomia” viva il partner come “asfissiante”, logorante, o addirittura con l’intenzione di volerla controllare e limitare.

Chi ha ragione? Chi ha torto? Nessuno dei due.
I loro valori sono così distanti e contrastanti che, accettare di vivere secondo i valori altrui significherebbe snaturarsi, accettare di vivere nella frustrazione di dover tacere il proprio impulso.

I propri valori sono in genere un qualcosa di molto profondo e forte, il che significherebbe, nel nostro caso, vivere nell’infelicità rinunciando a se stessi.

Quindi, se i valori spingono in direzioni opposte, è difficile che le differenze possano essere superate e andare d’amore e d’accordo vivendo felici.

Partner diversi negli interessi

E se il problema non è legato a forti diversità valoriali ma a diversità di interessi personali?

In questo caso, tendo a dire “campa seren*”. Non importa.

Se a uno dei due piace il balletto e la danza classica e all’altro dei due piace il rugby, non è un problema a meno che non diventi un problema valoriale.

Non è necessario essere due metà della stessa mela. Nel mio caso, i miei interessi sono generalmente differenti di quelli di mia moglie: io adoro lo sport in generale e mia moglie non ha alcun interesse per le pratiche sportive di nessun tipo. Lei adora il ballo, tutto, e io detesto andare a ballare perché, o lo faccio a livello agonistico e allora lo vivo come sport, oppure, il piacere di muovermi a tempo per il solo fatto di farlo, a me non dice nulla.

Quindi siamo molto differenti negli interessi ma, entrambi, rispettiamo il fatto che traiamo piacere dai nostri interessi.

Abbiamo accettato anche di condividere alcuni momenti per il piacere di rendere felice il/la partner: lei veniva a vedere le mie partite di basket anche se non sapeva neppure chi aveva vinto a fine partita (lo capiva dal mio umore) e io ho frequentato corsi di balli caraibici e corsi di balli da sala.

Ballare non sarà mai un mio piacere così come non sarà mai un suo piacere lo sport. Semplicemente, desideravamo far piacere all’altro partecipando al piacere di fare in coppia un proprio piacere.

Ma non è obbligatorio avere gli stessi hobby: se mia moglie desidera andare a ballare in discoteca le dico “trascorri una magnifica serata con le tue amiche… io, anche no. Rinuncio”.

Perché partner diversi si scelgono?

Se 2 persone hanno così tante differenze di valori e di interessi, perché decidono di scegliersi reciprocamente?

Spesso sentiamo di avere inconsciamente delle lacune, delle mancanze, dei punti deboli e il/la partner è diverso proprio perché cerchiamo qualcuno che compensi ciò che a noi manca.

Si verifica che il “pantofolaio” cerchi una partner esuberante. A parole potrebbe dirsi infastidito dalla sua esuberanza ma l’ha cercata e ne è rimasto affascinato perché sente il bisogno che qualcuno lo trascini al di fuori dalla caverna dentro la quale si rifugerebbe a vita.

Probabilmente, l’esuberante è rimasta affascinata dall’incontro con il “pantofolaio” perché era inconsapevolmente alla ricerca di chi, in qualche modo, limitasse la sua esuberanza, impedendole una vita sfrenata.

Non lo sapevano ma si sono cercati come stampelle delle proprie gambe mancanti.

Il chiacchierone è stato ammaliato dalla persona che sa ascoltare, è taciturna e non toglie spazio a chi è un fiume in piena di parole. Il chiacchierone si lamenta di avere una partner di poche parole ma, inconsapevolmente, è ciò che ha cercato.

Colei che sa ascoltare bene, spesso non ha molto da dire o non ha voglia di dire e, anche se dice di non poterne più di sentire parlare, parlare, parlare, inconsapevolmente ha cercato una persona che riempisse il vuoto del suo dire poco o nulla.

Il timido incontra l’estroverso, ne resta affascinato e gli lascia lo spazio di cui ha bisogno. Lo ha cercato perché quando la partner è al centro della scena, fa in modo che gli occhi non cadano sul timido. Al timido è comodo e l’estroversa si lamenta del partner timido ma è il partner che ha probabilmente cercato perché nessuno le togliesse la scena.

Probabilmente, l’insicuro trova la “decisionista” e vi si affida perché pensa di non essere abbastanza capace per scegliere, valutare, decidere e agire in prima persona. Rimane affascinato e si affida a chi invece mette in atto con rapidità i processi decisionali.

La “decisionista” magari si lamenta di avere accanto a sé una persona che non decide mai o poco ma è la persona che gli consente di decidere in autonomia. Inconsapevolmente, se ne lamenta ma è ciò che ha cercato e trovato per mantenere il controllo su tutto.

Insomma, spesso cerchiamo negli altri ciò che a noi manca.

Per tutte queste differenze, molto spesso ogni partner si lamenta per ciò che l’altro è, o non è, ma non si rende conto che per poter esprimere al meglio se stess*, quei partner ce li siamo scelti proprio per quelle caratteristiche che non sono le nostre ma che in qualche modo, o ci hanno affascinato o ci sono sembrate utili.

I partner diversi sono uno stimolo

Se una persona si rende conto di quanto detto fin qui, se si fa un’autocritica auto-esaminandosi con occhi schietti e sinceri, si può rendere conto che la diversità può essere uno stimolo e quindi è positiva.

Accettando la diversità e accogliendone il potenziale, possiamo crescere, migliorarci, espandere ciò che siamo accogliendo ciò che è l’altra persona, diversa da noi.

Al contrario, se non accetti le diversità, se le osteggi, se ti mostri contrario a tutto ciò che esce dai tuoi parametri, allora la diversità diventa insopportabile e la coppia è inesorabilmente destinata a lasciarsi o a vivere male.

La maggior parte delle coppie che ho aiutato a ritrovare gioia e serenità nel loro rapporto, si è partiti dal fastidio e irritazione per le differenze e si è arrivati alla gratitudine per le diversità.

 

Fabio Salomoni