Perché, avviene spesso che in una coppia, uno solo dei due senta il bisogno di fare un percorso mentale e spiritualmente, mentre il partner rifiuta di evolvere?

Intanto, cosa si intende con crescita personale e spirituale?

Quando si parla di evoluzione mentale o spirituale personale, si parla dei grandi mondi della crescita personale e spirituale. Questa evoluzione, avviene attraverso libri, corsi, seminari o attraverso l’incontro con persone che sanno ispirare e la cui esperienza è ispirante ed arricchente per chi entra in contatto con loro.

Cos’è la crescita personale?

“Crescita personale” significa:

  • raggiungere uno stato di miglioramento di sé sotto il profilo di fiducia nelle proprie capacità
  • iniziare a considerare se stessi in maniera più utile e con meno convinzioni auto-limitanti
  • smettere di inventare alibi e decidersi all’azione con fiducia e convinzione
  • acquisire strumenti pratici che permettano di comprendere prima se stessi e successivamente il mondo che ci circonda
  • significa acquisire la forza e le capacità per cambiare la propria realtà qualora ci si accorgesse che la vita che si sta vivendo non è quella che si desidera

Cos’è la crescita spirituale?

Cos’è la crescita spirituale: non ha nulla a che vedere con la religione.

Ci sono persone molto devote ma spiritualmente molto limitate, poco recettive all’ascolto delle vibrazioni del mondo, così come ci possono essere persone che non hanno nulla a che vedere con la religione e sono spiritualmente molto vibranti.

Crescita spirituale significa (lo dico in modo superficiale per spiegarlo in poche parole):

  • aumentare la propria capacità di avere una consapevolezza di qual è il proprio scopo nel “sistema” in cui ti è stato dato un corpo.
  • Significa imparare ad ascoltare oltre ciò che gli occhi ti mostrano e le orecchie ti fanno ascoltare
  • significa imparare a sentire e percepire, non perché ci si trasforma un mago/a o una strega, semplicemente, perché impari a permettere che le informazioni fluiscano
  • significa rendersi conto che non sei un soggetto a sé stante, che la vita non inizia e finisce con te, che le tue azioni hanno conseguenze su un sistema incredibilmente più ampio di quel che puoi immaginare, e percepisci la tua connessione con “il tutto”. Più questa consapevolezza viene acquisita e più influisce sul proprio comportamento.

Perché il partner rifiuta di evolvere?

Perché il/la partner rifiuta di evolvere attraverso un percorso di crescita? Semplice: o sei pronto per accedere a queste informazioni, oppure non te ne frega nulla e ti sembrano solo una perdita di tempo.

A noi formatori piace enormemente una frase che dice “il maestro arriva quando l’allievo è pronto”.

È proprio così: il maestro è lì, c’è sempre, è accessibile, è sempre contattabile ma, sino a che l’allievo non è pronto a ricevere, quel contatto non avviene e quelle informazioni non passano.

Se il partner rifiuta di evolvere non puoi obbligarl* a migliorarsi e a mettersi in discussione anzi, più lo fai e più si ritrae. La prima cosa che ti dice? “Ma sei entrat* in una setta?” ed è la frase per dirti che ciò che stai proponendo li fa sentire minacciati.

Rispetto per il punto di vista e le sensazioni altrui

Dobbiamo avere rispetto del partner che non è pronto ad evolvere e ad avvicinarsi a questi argomenti. Più insisti e più lo allontani. Devi permettere alle persone di decidere se voler accedere a strumenti di crescita ed evoluzione o decidere di starne lontani.

Se non è il momento giusto è tutto inutile e, anzi, si provoca una contrarietà che fa allontanare le persone con ostinazione.

La mia esperienza personale

tutto questo io l’ho provato sulla mia pelle…

Ora ti racconto qualcosa di molto personale che è accaduto a me e mia moglie: dico spesso che la vita è incredibile perché è un intreccio di situazioni, apparentemente casuali, che ci portano in una certa direzione piuttosto che un’altra.

Tanti anni fa mi regalarono un libro di PNL (che significa programmazione neuro linguistica) e mi si accese qualche piccola, tenue, lampadina sull’argomento. Poco tempo dopo, per caso, venni a sapere che veniva proposto un pomeriggio gratuito dove illustravano le basi della PNL e decisi di andarci. Non avevo nulla da perdere.

Quel pomeriggio mi aprì un mondo di suggestioni e possibilità per il mio futuro in tutti i campi. Mi iscrissi ai percorsi e più frequentavo e acquisivo strumenti, più mi entusiasmavo per come il mio rapporto con la vita stava cambiando.

Avevo la sensazione che tutto subisse un’accelerazione: stavo cambiando e cercavo di convincere mia moglie a intraprendere il medesimo percorso.

Cercavo di farle capire l’importanza di quel che stavo assorbendo ma, come ti ho detto, più insistevo e più lei mi diceva che non ne sentiva alcun bisogno.

Continuavo a insistere continuando ad allontanarla e siamo arrivati a parlare due linguaggi diversi, andavamo a velocità molto differenti, avevamo consapevolezze profondamente diverse ed era come se la forbice delle nostre differenze si aprisse e noi ci allontanassimo sempre più.

Ecco il problema di cui ti parlavo prima: se non sai gestire nel modo giusto ciò che acquisisci o se non vieni guidato nell’utilizzo corretto, più migliori e cresci e meno riesci a gestire i cambiamenti degli equilibri nella tua vita.

Tutto muta rapidamente e, trovare nuovi equilibri, non è semplice.

Mia moglie si accorse che ciò che stava accadendo era deleterio per il nostro rapporto e, solo a quel punto, decise di iniziare un percorso con me di crescita personale che ci riavvicinò.

In seguito, io ho continuato la mia crescita personale in una direzione, se vogliamo dire, più pragmatica, mentre mia moglie si è appassionata ad un percorso rivolto alla crescita spirituale.

Il bisogno di crescere e evolvere

Accade sempre più spesso che durante il percorso di vita come coppia, uno dei due faccia il punto della situazione e si renda conto che qualcosa non stia andando come dovrebbe.

Maaslow, nel 1954, propose “la piramide dei bisogni”. Spiegò i bisogni fondamentali dell’essere umano. Una volta soddisfatti quelli di un certo livello, si attiva il bisogno di soddisfare quelli del livello superiore.

Al livello più basso e quindi prioritario, ci sono i bisogni primari (bere, mangiare, dormire, fare sesso etc), i così detti bisogni fisiologici.

Una volta soddisfatti questi, ecco nascere il bisogno di sicurezza fisica per la propria incolumità e sicurezza famigliare. Quando ci si sente al sicuro ecco che sorge un altro bisogno di livello superiore: il bisogno di appartenenza.

Una volta soddisfatti i bisogni fisiologici e di sicurezza si ha bisogno di una famiglia, di amicizie, di appartenere a un gruppo con il quale condividere, perché non siamo esseri solitari.

Una volta soddisfatto anche questo bisogno nasce la necessità di ottenere stima, di sentirsi realizzati, sentire di avere una buona autostima e ottenere il rispetto che si ritiene di meritare.

Infine, l’ultimo bisogno, il più elevato, il bisogno di AUTO-realizzazione. Il bisogno di realizzare il proprio potenziale, di farlo emergere, riuscendo ad essere ciò che si vuole in base alle proprie capacità mentali e personali.

Ecco, questo livello, il più elevato, è il livello della crescita personale e spirituale. Vi si dedicano le persone che ritengono di aver soddisfatto i livelli precedenti e avvertono l’impulso di dedicarsi alla loro crescita personale e spirituale ad elevarsi.

Capisci bene quanto sia probabile che uno dei due sia, dentro di sé, a questo livello, ma che il partner rifiuti di evolvere, non avvertendo dentro di sé questo impulso.

La volontà di trovare altro nella vita

Spesso, il bisogno di auto-realizzazione e quindi di dare un cambio di rotta alla propria vita, nasce da un sussurro di insoddisfazione quotidiana; quel sussurro cresce poco a poco e diventa, ad un certo punto, un ruggito insopportabile. Chi lo prova, in genere, chiede inizialmente al partner di fare qualcosa perché le cose cambino in meglio.

La propria insoddisfazione, non necessariamente per la vita di coppia, potrebbe essere un’insoddisfazione generale. È la così detta “crisi dei 40 anni” (qualche anno più o qualche anno meno).

Ci si ritrova a fare il punto della propria vita e ci si accorge che non può esser tutto qui, manca qualcosa, non si sa cosa sia ma qualcosa manca, qualcosa non va, qualcosa non torna e inizia la ricerca scoprendo la crescita personale o crescita spirituale a secondo della propria indole.

Il partner non comprende le necessità

Il più delle volte, il partner che rifiuta di evolvere minimizza non comprendendo il motivo di insoddisfazione: “Mah, più o meno, le cose vanno. Stai esagerando. Ti passerà. È un momento così”.

Quindi, spesso, in risposta al grido d’aiuto, si riceve commiserazione e scarsa comprensione.

A questo punto può essere che si trovi, come via di appagamento personale, un percorso di crescita ed evoluzione ma, le consapevolezze acquisite, fanno sentire più evoluti rispetto al/la partner (spesso si diventa un po’ presuntuosi). Si ha l’impressione di vedere, finalmente, con più chiarezza e ci si meraviglia dell’ostinata contrarietà del/la partner che rifiuta di evolvere.

Ma, chi è dall’altra parte, vede solo una persona che, in un tempo relativamente breve, non è più ciò che era, parla di cose diverse, ha opinioni diverse, mostra atteggiamenti diversi.

Un bagno di umiltà in chi evolve realmente

Vorrei che mi seguissi in questo ragionamento: colui o colei che sta facendo un percorso di crescita ed evoluzione vorrebbe che l’altro/a capisse, vorrebbe che cambiasse, divenendo “di più e meglio”: peccato che così facendo stai mostrando un atteggiamento che è l’opposto di come agirebbe chi è realmente più “avanti” attraverso la propria evoluzione.

Chi sta realmente evolvendo vive nel rispetto delle decisioni altrui e dei tempi altrui.

Se accusi e pretendi, fai sentire il partner che rifiuta di evolvere inappropriato.

Più ci si comporta così e più si crea un irrigidimento nel partner, il quale si sente rifiutato e messo sotto accusa. In questo modo otterrai l’effetto opposto rispetto a ciò che desideri.

La vera evoluzione spirituale e personale

Il primo passo di chi realmente sta lavorando su di sé, è uscire dalle solite dinamiche di aspettativa e pretesa verso l’altro. Si chiama crescita ed evoluzione personale; non si chiama crescita ed evoluzione di gruppo.

Se stai realmente crescendo non dovresti sentire il bisogno che gli altri cambino  perché sai trovare gioia, serenità e soddisfazione, nelle 1000 e 1000 piccole cose che, alla fine, ti faranno dire “questa coppia, la mia vita, ci sono e funzionano“.

A quel punto, potresti scoprire che il tuo partner, non avendo più alcun motivo per erigere il muro di difesa contro di te, potrebbe iniziare a sentire il bisogno di avvicinarsi al tuo mondo evolvendo a sua volta. Non puoi averne la certezza ma è più probabile.

Se stai crescendo, evolvendo, migliorando, dovresti essere più capace di altri, che non hanno quegli strumenti, di rispettare il mondo altrui, le loro posizioni ed il loro sentire.

 

Fabio Salomoni