Oggi ti parlo comandi negativi, tutte quelle frasi che diciamo ogni giorno e che, inconsapevolmente, creano delle suggestioni inconsce in coloro che ci ascoltano, inclusi i tuoi figli.
Ovviamente lo stesso effetto è prodotto su di te quando sei tu l’ascoltatrice.
Ora ti pongo 3 importanti domande per comprendere l’articolo di oggi:
- Quando parli di qualcosa, a chi ti stai rivolgendo?
Al tuo interlocutore. - Quando racconti un episodio o un accaduto, a tuo avviso chi ascolta viene anche in minima parte coinvolto dalla tua esposizione?
Si, altrimenti sarebbe con il pensiero altrove e non mostrerebbe alcuna attenzione. - Perché una persona è in parte coinvolta dal racconto?
Perché con la sua mente immagina ciò che dici, e questo lo rende partecipe, protagonista come se lo avesse vissuto in prima persona.
Bene, dopo queste premesse, occorre sapere che capita spesso, parlando del più e del meno o raccontando aneddoti ed episodi, che pronunciamo frasi come: “Ed io le ho risposto <sei un’egoista>”: ma non ci rendiamo conto che la persona innanzi a noi, che ha creato immagini e che si sta almeno in parte coinvolgendo nel racconto, riceve a livello inconscio la frase “Sei un egoista” esattamente come se lo avessi detto a chi hai davanti.
Sono comandi negativi!
Quel “sei un’egoista“ va nel suo inconscio come comando o suggestione ipnotica diretta, proprio come se la frase l’avessi detta direttamente a lei.
Di frasi come questa, ne pronunciamo migliaia ogni giorno: “Hai presente quando sei scarica e ti senti triste?” <<Sei scarica>> e <<ti sentì triste>> sono altri 2 comandi diretti che stiamo somministrando a chi ascolta, anche se stavamo parlando di noi stessi.
Ti scrivo questo perché sto ascoltando un podcast di un formatore di crescita personale e, ad un certo punto, afferma “Se ti senti disperato, agisci da disperato, se ti senti schiavo, agisci da schiavo“ e non so quanto inconsapevolmente, tutti coloro che hanno ascoltato il podcast hanno ricevuto quattro comandi diretti, decisamente non ottimali: – ti senti disperato – agisci da disperato – ti senti schiavo – agisci da schiavo.
Purtroppo vengono spesso utilizzati da persone senza scrupoli, per far sentire le persone ancora peggio di quanto già non si sentano, aumentando così in loro la sensazione di bisogno d’aiuto, offrendosi poi loro stessi come i “salvatori”.
Hai una vaga idea di quanti “comandi diretti” negativi rivolgiamo ai figli?
Quanti messaggi subliminali stratificano giorno dopo giorno? “Se studi ma sei distratto, apprendi poco o nulla” (2 comandi diretti), “Ho parlato con la zia e le ho detto <<Se stai male, se dormi male, se sei sempre stanca, prenditi una bella tisana prima di andare a dormire…>>” (3 comandi diretti), “ho incontrato la mamma della tua amica e per risollevarla le ho detto <<Quando Sei Arrabbiata (sei arrabbiata 1º comando), e Ti Senti Male (ti senti male 2º comando) e ti senti inadatta>> (ti senti inadatta 3º comando)…..” sono tanti piccoli macigni che posizioniamo nella mente di chi ci ascolta.
Hai mai notato che a volte, dopo aver parlato con alcune persone, si ha la sensazione di pesantezza, di un vago sentore di malessere?
In parte questa sensazione è innescata da ciò che ci hanno detto, anche se raccontavano di colloqui avuti con altre persone o di stati d’animo di loro stessi.
Ti assicuro che queste tecniche vengono utilizzate dalle pubblicità, dalla politica, da chiunque voglia insinuare dei pensieri in chi ascolta.
Noi le utilizziamo inconsapevolmente, ma lasciano delle tracce. Sono comandi negativi.
Mio padre mi diceva spesso che se stai bene e vivi sereno (sì, mi hai scoperto, sono due comandi diretti) vive bene e sereno chi è accanto a te.
Quindi conoscere questi meccanismi significa sapere, oltre che come non instillare comandi di malessere o sfiducia, anche come infondere coraggio, serenità, determinazione, alle persone a te vicine, giorno dopo giorno, ed anche questo significa crescere i figli con metodo.
Comunicare bene non è una capacità innata.
La si può apprendere, trasformando le vite e le realtà nostre e di coloro che amiamo.
I figli meritano genitori preparati.
Fabio Salomoni