Cosa sono gli obiettivi di coppia? Come impostarli e condividerli?
Un professore dell’Università di Washington ha studiato oltre seimila coppie ed ha scoperto che quelle che funzionavano meglio, erano quelle con intenzioni in comune.
Si parla spesso di obiettivi quando ci si occupa di business o comunque nel mondo del lavoro, da un po’ di anni ci si occupa di obiettivi anche nel mondo della Crescita Personale.
Ma come obiettivi di coppia?
Sino ad oggi è stato considerato un argomento di scarsa importanza. Del resto, si è sempre più in una vita stritolata dai molteplici impegni che si susseguono ad un ritmo vertiginoso, come potrebbe una coppia trovare il tempo per fermarsi e discutere dei propri obiettivi?
Eppure le ricerca stanno indicando che se non si confrontano, se non parlano di questo argomento, i 2 partner rischiano di andare in direzioni opposte, e comunque, non sono in grado di sostenersi.
Le coppie, se non hanno obiettivi, tendono ad allontanarsi e ad impantanarsi nella routine quotidiana.
Vi sono 2 tipi di obiettivi all’interno del mondo di coppia:
- Obiettivi Condivisi – Sono gli obiettivi che appartengono ad entrambi
- Obiettivi Concordati – Sono gli obiettivi che appartengono ad uno dei due componenti della coppia, e l’altro li conosce e li considera legittimi.
Del resto, una vita di coppia basata solo sulla sopravvivenza quotidiana, è molto probabile che sfoci in una relazione grigia e spenta.
Quindi, cosa vuole Lui?
Per ciò che riguarda la sua vita personale, per la sua vita familiare, quali obiettivi ha?
Cosa vuole Lei?
Per sentirsi realizzata, quali propositi vuole perseguire?
Cosa vogliono entrambi?
Cosa possono fare per intraprendere il percorso che li condurrà alla realizzazione degli obiettivi?
Infine, ma non meno importante, in che modo si possono aiutare a vicenda per perseguire gli obiettivi concordati?
Già, perché spesso l’argomento è sottaciuto, ma si crede che il partner, in fondo, sia a conoscenza dei nostri obiettivi e li approvi.
Da qui nascono le aspettative, ciò che dovrebbe dire e fare per sostenerci, per non intralciarci e per incoraggiarci.
Poiché è tutto un ragionamento che avviene solo nella nostra testa, il partner, ignaro di tutto, non agirà per ci aspettavamo facesse, e probabilmente anche se con innocenza, ci ostacolerà.
A seguito della delusione che tutto ciò innesca, ecco nascere e dilagare il rancore, il risentimento, l’astio.
Occorre utilizzare un po’ di tempo per spiegare al partner cosa ci sta a cuore, per condividere i nostri obiettivi, e chiedersi in che modo possa esserci d’aiuto e supporto.
Occorre dichiarare quali pensiamo siano gli obiettivi condivisi e come intendiamo raggiungerli.
Cosa intendi per “ruolo genitoriale”?
Come intendi agire per crescerli ed educarli?
Cosa pensi del risparmio e degli aspetti economici?
In che modo intendi il divertimento ed il tempo libero?
E la religione?
Insomma, per non incorrere nell’incomprensione di trovarsi impegnati, procedendo però in direzioni diverse e contrapposte, è necessario definire e chiarire l’argomento “obiettivi”.
Altro aspetto importante è capire se ciò che ti sta a cuore, sia un obiettivo o un desiderio. Perché spesso si inseguono delle chimere, prive di quelle caratteristiche proprie di un vero obiettivo.
Se è un obiettivo significa che ha tutti i parametri in regola per essere realizzabile.
Se è solo un vago desiderio, molto probabilmente si trascinerà per anni ed anni, verrà rimandato ed ogni difficoltà ne allontanerà la realizzazione.
L’argomento “obiettivi di coppia” è di una importanza notevolissima, ma difficilmente i partner, stritolati dagli impegni quotidiani, si prendono la briga di fermarsi un attimo, e occuparsi di questo.
Il mio consiglio è di prendersi un’oretta ogni tanto e controllare se la direzione è chiara per tutti, se tutti vogliono procedere nella medesima direzione, e se la direzione stabilita la volta precedente, sia ancora ritenuta importante.
Fabio Salomoni