La gelosia all’interno della coppia non è un sentimento da sottovalutare. Sento spessissimo persone che si lamentano per un compagno particolarmente geloso, o che affermano con orgoglio di essere gelose e quindi, di amare il partner (o la partner).
È bene essere gelosi?
La domanda che molti si pongono è se sia giusto essere gelosi. Inizio con il rispondere in modo diretto: “Dipende da quanto, questo atteggiamento, crei tensione nella coppia.
Ma voglio fare un passo indietro: cos’è la gelosia?
Intanto non è, come sostengono i gelosi, amore verso l’altra persona. “Sono geloso perché ti amo”. No, non è vero.
Sei geloso, o gelosa, perché hai paura, paura di perderla, paura che possa rivolgere le proprie attenzioni altrove, paura che riaccada quanto è accaduto magari in passato con altre partner, paura che non provi più amore per te… paura.
La gelosia all’interno della coppia è espressione di una paura.
L’amore e la paura sono ai 2 poli opposti del sentimento umano.
Se provi amore non hai paura.
Se lo ami, o la ami, ad esempio quando sei nel pieno dell’innamoramento, non c’è nulla che possa fermarti e, per vederlo, compi ogni sforzo, non ci sono orari o distanze che possano fermarti.
L’amore per i figli fa compiere gesti di un coraggio inaudito.
L’amore non può coesistere con la paura e, se c’è paura, non c’è amore: c’è dubbio, c’è diffidenza, c’è sfiducia, ma non c’è amore.
L’amore non è ricevere, l’amore è dare.
L’amore è il piacere che si ricava dal rendere felice l’altra persona.
Quindi l’amore non può avere alcuna affinità con il timore che l’altra persona possa disinnamorarsi. Questo sentimento è possesso, non è amore.
Amo i miei figli al punto che, quando un giorno decideranno di andare via e farsi una loro vita, lo accetterò, non con tripudiante felicità, ma con la gioia di saperli felici.
Allo stesso modo, se mia moglie dovesse innamorarsi perdutamente di un altro uomo, non sarei straripante di felicità, ma l’amore che ho per lei mi farebbe dire che voglio che sia felice.
Come può essere amore il pretendere che l’altra persona stia con noi nonostante lo viva come una costrizione perché non ci ama più e desidererebbe un’altra persona?
Non sarebbe amore tenere un o una partner come un uccellino in gabbia; un uccellino che desiderasse fortemente volare via.
Sarebbe una costrizione, un obbligo. Come potrei essere felice sapendo di avere accanto a me una persona solo per costrizione?
Vedrei i suoi occhi tristi, sentirei che non c’è felicità nel suo essere, saprei di essere la causa di questa tristezza e quindi, come potrei essere felice e dire “Lo faccio perché l’amo!”? No. Lo fai perché ami te stesso, lo fai perché ami possedere. Ma l’amore non è egoismo.
La gelosia all’interno della coppia è egoismo
Quindi ritengo la gelosia un’espressione dell’egoismo.
Egoismo, dal latino Ego, io, cioè colui che pensa solo a sé e non tiene conto degli altri e del bene altrui. L’egoismo non può essere un’espressione d’amore.
Essere geloso può essere un bene?
Può, la gelosia, essere salutare per un rapporto? Solo nel caso in cui l’altra persona abbia una bassa autostima e abbia bisogno di sentire di appartenere a qualcuno.
Un po’ come quelle situazioni dove, alcune donne, dicono: “Mi ama proprio: quando rientra a casa mi prende a schiaffi” oppure “Non mi ama più: quando rientra a casa non mi prende più a schiaffi”. Terribile. Tanto è il desiderio di ricevere attenzioni che alcune persone misurano l’amore del partner sulla base delle percosse. Inaccettabile.
Avviene anche nei bambini. Capita spesso che i figli, per sentirsi considerati, siano disposti a compiere marachelle fino a prendere le sculacciate o i rimproveri perché, almeno in quel momento, i genitori si stanno occupando di loro.
Quindi può capitare che un partner che è “vuoto/a”, cioè che non abbia avuto modo di alimentare il proprio essere, la propria autostima, la propria considerazione di sé, la propria percezione di valere e contare e avere un ruolo, possa avere bisogno di sentire costantemente che l’altro lo tenga sotto la lente d’ingrandimento: “Se è geloso (o gelosa), significa che tiene a me”.
È la frase dell’illusione.
È geloso perché tiene a sé!
Ma certo, se teniamo a qualcosa non siamo felici di perderla quindi, un minimo di gelosia, può essere naturale ed è un mezzo attraverso il quale diciamo al partner “tengo a te”; ma non può essere vincolante, non può essere una prigione, non può essere un obbligo che soffoca il rapporto.
Fabio Salomoni