La gelosia tra fratelli è il sentimento più antico e comune.
C’era una volta un figlio unico.
Poi, più o meno improvvisamente, è arrivato un fratello o una sorella, e nulla è più stato come prima.
Quando si ha un secondo figlio, molti genitori si preoccupano per la possibilità che, con il nuovo nascituro, si possano creare situazioni di gelosia.
Si tende a credere che la gelosia, se si verrà a creare, sia del primogenito nei confronti del più piccolino.
Sono però molti i casi dove è il secondogenito a manifestare gelosia nei confronti del fratello o della sorella maggiore.
Cos’è la gelosia tra fratelli?
Perché nel bambino si forma e cresce la gelosia nei confronti del fratello o della sorella?
La gelosia è una mancanza di sicurezza.
La gelosia è la paura di non essere in grado di affermare la propria identità, di perdere le proprie cose, il proprio spazio, di non meritare le attenzioni che si ritiene di dover ricevere.
Può colpire il primogenito, perché le sue certezze sono venute meno con l’arrivo del fratello. Perché gli equilibri sono cambiati, un po’ di quel mondo che girava tutto attorno a lui, ora, lo deve condividere con qualcun altro. Se si sente meno importante, meno ben voluto, meno al centro del mondo di papà e mamma e le attenzioni ora sono da condividere, ecco che nasce e prospera la gelosia.
Ma se il primogenito è sicuro di sé, se è forte delle sue certezze ed è sereno, non vive il fratello minore come una minaccia del suo mondo e quindi non innesca alcuna gelosia.
Oppure, la gelosia può colpire il secondogenito.
Ha davanti a sé un fratello o una sorella, più grandi.
Ai suoi occhi sono grandi, sicuri di sé, più preparati, magari lodati per dei meriti che rendono i genitori fieri di loro (per la scuola o per qualche attività extra scolastica). Ed ecco che nel fratello più piccolo si viene ad innescare l’insicurezza che si cela sotto la convinzione “non potrò mai essere come lui”.
In questi casi il fratello grande viene vissuto come migliore, come inarrivabile. Da una parte lo si contrasta ma dall’altra parte lo si ammira, e quanto più lo si ammira e tanto più appare inavvicinabile. Se ne è gelosi perché lo spazio che il maggiore si “guadagna”, le attenzioni che ottiene, sono meritevoli e inavvicinabili agli occhi del fratello più piccolo.
Come agire con la gelosia tra fratelli
Che a provare gelosia sia il figlio primogenito o il secondogenito, poco cambia.
Teniamo presente due concetti:
- Le questioni tra fratelli o tra sorelle, non sono una questione nelle quali i genitori devono intervenire. Sono equilibri che devono gestirsi tra loro. I figli devono conquistare il proprio spazio.
I genitori hanno il compito di stabilire le regole dell’ingaggio ma non devono intervenire. - Ne è geloso ma lo ammira, il che significa che nutre nei suoi confronti sentimenti positivi. Litigano, ma si vogliono bene.
L’unica cosa che tu genitore devi fare è osservare.
Se, nonostante se ne dicano di tutti i colori, quando qualcuno mette a repentaglio l’incolumità del fratello, si sentono chiamati in causa e intervengono a sua tutela, significa che si vogliono bene.
Se, ci sono dei momenti dove sembra che si scannino, ma ci sono anche momenti dove confabulano con complicità, si vogliono bene ed è l’unica cosa che conta.
Da parte nostra, come genitori, dobbiamo impegnarci a valorizzare chi dei due ha la netta impressione di contare meno.
È geloso perché si sente meno preso in considerazione, ritiene di avere meno concessioni, di aver guadagnato meno diritti, di avere più limiti etc. Ecco quindi che occorre sottolineare le sue capacità, i suoi meriti, occorre riconoscergli quanto siamo ammirati da qualcosa che fa o da qualche sua capacità.
Dobbiamo impegnarci a far sentire quel figlio riconosciuto, sino a che non sentirà più il bisogno di fare la “guerra” al fratello o alla sorella. Fermo restando che gli equilibri tra loro non li conosciamo e non possiamo comprenderli completamente.
Fabio Salomoni