Un po’ di curiosità nella coppia. Se ci pensi è un paradosso: le coppie sono sempre meno stabili, le separazioni sono sempre di più…
Eppure, mai come oggi, il partner te lo puoi scegliere tu, mai come oggi, lo puoi provare prima, magari attraverso una convivenza, mai come oggi ci sono i mezzi per essere vicini anche quando si è lontani, e mai come oggi si possono avere così tante informazioni sulla coppia, sulla comunicazione, sulla contraccezione, sulla sessualità e mille altri aspetti.
Già, perché tutto questo sapere e tutte queste possibilità sono solo strumenti potenziali.
Ci sarebbero i libri ma non vengono acquistate o letti, ci sarebbero i corsi ma non ci si va, ci sarebbe una moltitudine di utilissime possibilità, ma non vengono colte e sfruttate e quindi, si reagisce come capita, non si sa come affrontare le situazioni al meglio, non si sa come tornare a parlarsi e capirsi.
Nelle crisi di coppia giocano un ruolo predominante le convinzioni personali ed i valori individuali.
Spesso si ha la sensazione che vengano traditi o sminuiti dal partner; ed è come se il proprio mondo non venisse accettato. Ecco la frattura.
È una ferita profonda che si apre perché i nostri valori sono ciò che riteniamo imprescindibile, fondamentale, ciò su cui non si è disposti a passarci sopra e chiudere un occhio, e se lo si fa, si vive una profonda insoddisfazione e frustrazione interiore.
Alcuni fattori che portano la coppia alla crisi sono di tipo ambientale: le difficoltà economiche, la disoccupazione, il non ricevere lodi per il proprio lavoro, alzano il livello di stress che trova sfogo nei conflitti di coppia.
Anche le intromissioni dei rispettivi genitori o altri parenti, rendono instabile l’equilibrio che la coppia cerca di creare.
Curiosità nella coppia che forse non hai mai tenuto in considerazione…
Poi vi sono conflittualità legate alla gelosia, dove la percezione di possibile perdita porta a limitare la libertà altrui.
Vi sono anche problematiche di natura sessuale, ma tra tutte le ragioni fin qui elencate, ciò che più spesso porta allo scontro, ed è quello che più spesso affermano le coppie separate, “Non si comunicava. Non c’era dialogo”.
Siamo nell’era della comunicazione ma è stata definita anche l’era della distrazione.
Non è sufficiente dirsi qualche parola; occorre scambiare interesse reciproco, attraverso un dare e ricevere sincero.
Credo che per comunicare, non tanto di più quanto meglio, sia necessario un elemento: Interesse e curiosità per l’altro.
Curiosità per il Suo mondo, per i suoi pensieri, i suoi interessi. Non è necessario condividere gli hobby, ma è già importante trasmettere il messaggio: “Condividi con me ciò che provi al riguardo, il tuo entusiasmo perciò che ti appaga”.
Questo porterebbe le coppie a conoscersi molto di più, e aiuterebbe a creare quella complicità che spesso manca.
Comunicare bene significa quindi ascoltare con interesse e, esprimersi correttamente, il che significa, comunicare tenendo conto delle caratteristiche e delle diversità del partner rispetto a noi.
Tutti sanno parlare, ma pochi sanno comunicare, perché richiede una competenza, che bisogna essere disposti ad acquisire.
Se ci pensi, 2 cose che facciamo dalla nascita, comunicare e respirare, sono proprio 2 azioni che i più non sanno fare al meglio.
Fabio Salomoni