Cosa fare se il partner non ti perdona? Qualche giorno fa, in TV, ho visto un documentario su Archimede e, mentre veniva spiegato come scoprì l’omonimo principio, mi è venuto in mente quando da bambino, nel tentativo di lavare una maglietta che avevo sporcato, la immersi in un pentolino che avevo riempito con dell’acqua e del detersivo per piatti: quando premetti la maglietta nel pentolino per immergerla, l’acqua ed il detersivo tracimarono riversandosi sul pavimento e mi ritrovai con la maglietta sporca e il pavimento bagnato e scivoloso.
Lascia che il perdono tracimi fuori dal tuo corpo
In questi giorni sto rivedendo e implementando il corso sul perdono che terrò a settembre e mentre ripensavo all’aneddoto della maglietta ho trovato una similitudine e l’articolo di oggi è un invito: lascia che il perdono entri in te, e, come un corpo immerso nell’acqua, ecco che i rancori, le paure, le discussioni, le discordie, la rabbia, usciranno dal contenitore, traboccando e dileguandosi.
Il contenitore sei tu.
Il corpo immerso è il perdono.
Il liquido che fuoriesce è la rabbia o qualunque emozione negativa.
Mi vengono alla mente le parole di Mandela e credo spieghino con grande chiarezza il nocciolo della questione di oggi:
“Quando ho camminato
fuori dal cancello che avrebbe portato alla mia libertà,
sapevo che se non avessi lasciato
l’amarezza è l’astio dietro di me,
sarei rimasto ancora prigioniero”
Troppe persone vogliono lasciare l’astio dietro di sé, non vogliono far scorrere via la voglia di rivalsa. Quindi cosa fare se il partner non ti perdona?
Da quando ho iniziato a lavorare sulla crescita personale ed il miglioramento delle Dinamiche Familiari mi sono sempre più convinto che le persone siano esseri meravigliosi, e come tali, dovrebbero brillare di gioia e di felicità, di serenità ed armonia, dovrebbero essere corpi luminosi come stelle.
Purtroppo, non è così, il più delle persone sono spesso cupe, frustrate, deluse e amareggiate.
Perché le persone faticano a perdonare e perdonarsi?
Perché a differenza delle stelle, noi esseri umani temiamo il buio che ci circonda.
Noi ci facciamo atterrire e contagiare dall’umore nero degli altri, dalle frasi, dai gesti, dal buio attorno a noi; ma la stella sa che è proprio grazie a quel buio che riesce a rendere visibile la sua luce, e per questo non lo teme.
Si hanno così tante paure,
da vivere un’esperienza di vita limitata.
Io mi occupo dei rapporti e della comunicazione in famiglia e sempre più spesso, dietro le difficoltà di partner in rotta, emergono stratificazioni di quotidiani dissapori che non sono stati metabolizzati e superati, oppure vivono il susseguirsi di continue accuse che deteriorano il clima e rendono il riavvicinamento improbo se il partner non ti perdona.
Patrizia come tante altre
Una signora, parlando del proprio rapporto di coppia, mi ha detto: “Il problema è quando sei davanti a una persona prevenuta nei tuoi confronti, frustrata, che ha preso di mira te e qualunque cosa tu faccia o dica, non vado mai bene perché non ha alcuna intenzione di perdonarmi e non fa che farmi portare una croce sulle spalle”.
Chi vive questa situazione non vede alcuna possibilità di emergere dalla sofferenza, ma più si sente vittima e più accusa il carnefice: più trascorre il suo tempo condannando il carnefice e più resta nel ruolo di vittima. Il partner non ti perdona…
Il partner può essere colpevole, può non essere in grado di perdonare, può non riuscire a ritrovare fiducia, ma poco importa ciò che fa il compagno.
è inutile concentrarsi sul partner, non ci aiuta puntare il dito all’esterno. Non serve a nulla. Non possiamo cambiare gli altri, possiamo solo intervenire su di noi.
Se dopo averlo perdonato senti di portare ancora la croce, significa che non c’è stato alcun perdono.
Il perdono non deve arrivare dall’altra persona così come perdonare non significa scusarla.
Il vero “perdono” vuol dire far pace con se stessi, è il raggiungimento di una serenità personale.
L’altra persona può non perdonarti ma, se tu hai perdonato, sei in pace con te stessa e la visione della vita cambia notevolmente.
Perdono non è neppure dimenticare. Nella vita tutto ciò che scatena una forte emozione, come la delusione o la rabbia, si imprime indelebilmente nella nostra memoria e non può essere dimenticato.
Se perdoni veramente, anche continuando a ricordare, quel pensiero non ha più un effetto nocivo su di te.
Accetta l’inevitabile e raggiungi la tua serenità
Accetta il buio, come un dato di fatto, la sua presenza fa parte della normalità; accettalo.
In una vita di coppia è normale che vi siano momenti di intenso amore e felicità, ed altri dove la confusione e lo smarrimento la fanno da padrone
Accettalo, accoglilo, non temerlo. Semplicemente esiste.
L’importante è non restarne perennemente invischiati.
Accogli per perdonare ed andare oltre.
Accogli per perdonare e proseguire insieme.
L’alternativa è vivere nell’animosità, e non è veramente vivere.
Questo è il primo passo per il perdono. Il buio c’è, esiste, osservalo, accoglilo, non maledirlo, e non negarlo… perdonalo, perdona la sua esistenza
Se perdoni il buio,
magicamente lo illumini e… si dissolve.
Fabio Salomoni