Le donne, attraverso il linguaggio, elaborano e acquisiscono maggiore chiarezza, poiché, dialogando, mettono ordine ai pensieri.

Al contrario, gli uomini, prima di parlare o agire, vogliono avere tutto ben chiaro in testa.

Difficilmente un uomo si esprimerà se prima non ha fatto chiarezza in sé.

Come posso comunicare con lui nel modo migliore?

Questa differenza crea spesso sconcerto in Lei, perché la ricerca interiore di risposte e chiarezza di lui, può richiedere minuti o ore, e se non ha le risposte che cerca, resta nell’immobilismo e nel silenzio.

Ovviamente questa differenza crea fastidio in lui che spesso ritiene la donna superficiale e inconcludente a causa del parlare senza apparente senso.

Ma il fatto che siano diversi, non significa che uno dei 2 sia sbagliato.

È però opportuno conoscere le differenze per poter comprendere le situazioni che si vengono a creare.

Un uomo che tace sta comunicando: 

“Ancora non so cosa fare o dire al riguardo ma ci arriverò”.

Quando lui è turbato ha spesso bisogno di restare immerso nella propria solitudine per elaborare le ipotesi e ipotizzare le diverse soluzioni.

Ed ecco perché spesso ti chiedi: “Come posso comunicare con lui nel modo migliore?

Le donne, portate ad agire diversamente, considerano questo comportamento un’assurdità, perché sono portate, in caso di necessità o bisogno, ad unire le forze, a prestare il proprio aiuto, e ritengono che parlando, lui si sentirebbe meglio.

Cercano quindi di intervenire, ma questo loro prodigarsi gli impedisce di pensare e trovare una soluzione, e innescano in lui irritazione.

Devi sapere un segreto: più lui resta nel suo silenzioso mondo segreto, più tu tenderai a volerlo tirare fuori da lì, manifestando la tua contrarietà per il suo estraniarsi.

Purtroppo, più tu lo colpevolizzerai e più lui vi resterà, perché è il luogo dove trova riparo per rigenerarsi e difendersi.

Vuoi che esca presto dal suo silenzio e ristabilisca un contatto con te?

Non criticare ciò che sta facendo (Fai attenzione al tono che usi parlandogli), non investirlo di domande perché crederà di essere sotto interrogatorio, non dispiacerti per lui, perché sta bene lì dove si trova e non fare di lui l’unica tua fonte di condivisione o sfogo, altrimenti alimenterai il tuo stress e la tua frustrazione.

Se hai davvero necessità che ti aiuti, come puoi fare? Se vivi una emergenza, per farti ascoltare usa la formula magica:

“Ho veramente bisogno che mi aiuti”

Il Super Eroe in lui si desterà, non con gioia e non mostrerà di esserne felice, ma sarà pronto ad agire come desideri, per trarti in salvo e potersi considerare, indispensabile.

Se invece la tua aspettativa è che si comporti come una delle tue amiche, dedicandosi a te ed ascoltandoti, dialogando per ore del più e del meno semplicemente per il piacere di conversare, farai meglio a cercare un’amica, oppure è molto probabile che ne resterai delusa.

 

Fabio Salomoni